Harry Potter e il Mentalista - Lettura del Pensiero

Diciamocelo: che ci piaccia o no, che tu lo abbia visto oppure no, che tu ne abbia sentito parlare o no, quando si tratta di magia qualcosa dentro di noi succede.

Forse perché da bambini restavamo affascinati da quei maghi che facevano sparire gli oggetti per farli riapparire chissà dove all’improvviso, che segavano a metà una scatola di legno con dentro una tipa dalle gambe lunghissime o che uscivano da una vasca piena d’acqua dopo che vi erano stati immersi incatenati come Harry Houdini.

Oggi invece assistiamo a un’altra forma di magia, quella dei mentalisti che ti leggono la mente, che indovinano quel che stai pensando e che sanno le risposte prima che tu riesca a formularle.

Di trucchi si tratta, in un modo o nell’altro. Ma non è di questo che ti voglio parlare.

È la lettura del pensiero che mi sta particolarmente a cuore. Perché? Perché è una trappola distruttiva in cui molte persone incappano. E finiscono con il crederci.

Queste persone ci azzeccano “quasi” sempre, e “quasi” sempre riguardo questioni negative. E se invece fosse che sono loro stesse a indurre certi comportamenti e pensieri negativi?

Prendiamo la “lettura del pensiero”. Secondo C. Wilding esistono diversi tipi di pensiero negativo e la lettura del pensiero è uno di questi. Secondo l’esperta psicologa e studiosa americana questo aspetto è spesso indice di scarsa autostima (qui ti dico come rimediare).

Infatti, sempre secondo la Wilding, le persone che hanno questa “magia” tendono saltare a conclusioni affrettate senza alcun dato reale. Tendono a credere di avere un sesto senso, altro che Harry Potter o The Mentalist! Li vedi: petto tronfio o spalle curve, chi se ne frega, orgogliosi e convinti di saper “leggere” gli altri. La domanda è: perché questa loro dote magica è attiva solo per gli aspetti negativi?!

A te, non pare per lo meno un po’ strano? O sei anche tu uno di questi?

“Ecco lo sapevo!” oppure “te l’avevo detto” o ancora “come al solito è andata così” (Leggasi male. Già sentite queste cose, immagino…)

Qualcuno ci gode nel farlo. E non sa nemmeno di essere caduto in questo tranello.

Questi sono pensieri che vanno eliminati, perché ti fanno vivere male sia con te stesso che con gli altri. mi riferisco in particolare ai rapporti di coppia, dove l’uno pensa di conoscere quel che pensa l’altro senza che quest’ultimo abbia manifestato il proprio punto di vista, le proprie emozioni o abbia proferito parola.

Come fare a eliminarli?

Ancora una volta la scrittura si rivela uno strumento utile, necessario ed efficace. Ti aiuta a prendere coscienza del problema e a risolverlo. Ecco che se inizi ad annotare quando questi pensieri negativi si presentano ti sarà più semplice correggerli e liberartene.

Lo reputo una grande passo verso la costruzione dell’intelligenza emotiva e un risanamento del tuo rapporto di coppia, per esempio.

Qualche sera fa ho tenuto una conferenza a riguardo. È stato ancora una volta emozionante cogliere nello sguardo dei partecipanti quella luce, quella dell’illuminazione, quella della comprensione di se stessi.

Lascia perdere “la lettura del pensiero” e sviluppa una magia molto più potente, quella dell’empatia. Ecco cosa serve per far funzionare un rapporto (che stupenda parola, rapporto). Empatia, per penetrare nel mondo dell’altro, facendogli sentire che lo capisci e che hai un forte legame in comune.

Come farlo? Bisogna essere in grado di passare dalla tua mappa del mondo alla sua mappa, senza esitazione.

È difficile? Certo, lo è. Ma è possibile. Qual è a chiave per riuscirci? L’elasticità. E questa è l’essenza della magia… Altro che Harry Potter o Il Mentalista… La magia sta nell’essere umano. Mettersi nei panni dell’altro: ma quante volte riesci a farlo?