Raggiungere l'obiettivo: come definire un obiettivo in modo efficace

Ti è capitato di provare quella sensazione che nonostante gli sforzi il tuo obiettivo sembra allontanarsi? O quella in cui nonostante tu abbia raggiunto il risultato senti che qualcosa non ti soddisfa? Sì?

Questa è una situazione comune a molti e come dice Anthony Robbins “la gente non è pigra: semplicemente ha mete svigorite, mete che non ispirano affatto”.

Se aggiungiamo il fatto che spesso le persone non hanno la più pallida idea di come formulare e definire un obiettivo efficace, è facile comprendere il motivo per cui si sentono frustrate o insoddisfatte di fronte ai propri progetti professionali, sportivi, personali.

“E quindi Luca? Cosa devo fare per evitare tutto ciò?”

Prendi il tuo quaderno degli appunti (ormai mi conosci, dovresti sapere che ti faccio scrivere), siediti comodo, rilassati e inizia.

Per prima cosa ti serve sapere che un obiettivo va ben formato (OBF). E per esserlo esso deve risponde a una serie di requisiti imprescindibili.

Quindi, come raggiungere l’obiettivo? Sicuramente partendo dal definire un obiettivo efficace.

L’obiettivo deve essere espresso in forma positiva. Aiuta la tua mente a orientarsi verso la creatività e la motivazione! Molto spesso, durante la prima sessione di coaching con i miei coachee, mi viene detto ciò che NON si vuole. “Non voglio stare male”, “Non voglio sentirmi triste”, “Non voglio perdere soldi” etc.. Beh, sai cosa c’è? C’è che questi non sono obiettivi… Per forza vivi quella sensazione di stress e smarrimento. Inizia a dire ciò che VUOI.

Essere precisi il più possibile. Rendi il tuo obiettivo ricco di dettagli e rivolgiti domande specifiche, come se dovessi spiegarlo a un bambino. In questa fase stabilisci le cose importanti e quelle di cui puoi fare a meno. E’ necessario alleggerire l’obiettivo da pesi inutili, zavorre che rallentano il cammino.

Elaborare una procedura di verifica. A questo punto devi sapere anche come verificare che sei sulla strada giusta. Devi ideare dei metodi di controllo che funzionino da semaforo verde o rosso a seconda dei casi. Ad esempio io chiedo sempre “cosa deve accadere perché tu possa dire che stai raggiungendo il tuo obiettivo?”. Pensaci, è una domanda davvero profonda, che ti mette nella condizione di togliere ancora ragnatele dalla tua visuale.

Non perdere il controllo della situazione. Questo è un punto molto delicato. Ci sono obiettivi che possono essere raggiunti autonomamente e obiettivi che in parte dipendono da altri. Ti consiglio vivamente di creare obiettivi che siano sotto il tuo diretto controllo. “Ok Luca, ci sono obiettivi, tipo laurearmi, che dipendono dalla valutazione del professore…” Certo, e il tuo obiettivo è metterti nella condizione giusta per superare l’esame entro una certa data. In questo caso ciò che puoi fare è controllare la maggior parte degli aspetti fondamentali al raggiungimento dell’OBF. Così facendo corri il rischio di riuscire a raggiungere ciò che vuoi.

Creare un obiettivo ecologico e desiderabile. Ora c’è da valutare l’aspetto delle conseguenze, per te e per chi ti sta a fianco, che si verificheranno portando a termine il tuo obiettivo e raggiungendo il risultato desiderato. Ad esempio, se comprare la tua nuova auto ti porta a indebitarti oltremodo e a mettere in difficoltà le necessità di sussistenza tue o della tua famiglia, questo è un obiettivo NON ecologico e la cui desiderabilità lede lo stato attuale delle cose. Quindi chiediti “quale conseguenza potrebbe derivare dal raggiungere il mio OBF? Oltre a me, quali altre persone sono coinvolte e in che modo? C’è qualche aspetto negativo che potrebbe verificarsi per me e per loro?” Queste domande sono necessarie per renderti sicuro che il raggiungimento del tuo obiettivo ti procuri la felicità che ti aspetti.

Hai capito come definire un obiettivo in modo efficace?

La formulazione e la definizione di un OBF non può prescindere da questi cinque aspetti. Il più delle volte non è che le persone non hanno le risorse per arrivare al risultato desiderato: il più delle volte non sanno definire ciò che vogliono realmente.

Ora che hai capito che per raggiungere l’obiettivo è prima di tutto necessario definirlo nel modo appropriato, forse ti starai chiedendo: e poi?

L’elemento chiave è sempre nelle nostre azioni. Il mondo è pieno di teorici. Purtroppo con la sola teoria resti al punto in cui ti trovi. Pensa alla parola MOTIVAZIONE.

Motiv-azione… un motivo per l’azione. Avere un motivo per agire. E allora, cosa aspetti? Attivati subito, fallo ora. E mentre lo fai chiediti anche che tipo di persona vuoi essere per poter raggiungere il tuo obiettivo.

Sai qualche anno fa anch’io incappavo in quei tranelli insiti negli obiettivi poco chiari e mi ritrovavo nell’insoddisfazione di dire “tutto qua?” o nella frustrazione di non riuscire ad arrivare alla meta desiderata. Oggi, grazie a queste potentissime leve e a quelle che aggiungo durante le mie sessioni di coaching, mi assicuro che i miei coachee raggiungano l’obiettivo e che la loro vita inizi a trasformarsi nella direzione in cui essi desiderano.

Prima di salutarti voglio lasciarti un messaggio tratto dalla biografia di Michael Jordan che ti consiglio di tenere bene a mente.

“Ho sbagliato più di 9000 tiri nella mia carriera. Ho perso quasi 300 partite. 26 volte mi hanno dato la fiducia di fare il tiro vincente dell’ultimo secondo e ho sbagliato. Ho fallito più e più volte nella mia vita. E’ per questo che ho avuto successo”.

E ricorda: dai il tuo meglio. Sempre.