Negli ultimi due anni il modo di comunicare ha subito una sorta di rivoluzione, e il contatto diretto è stato, molto spesso, sostituito dalle “call”, uno dei termini più utilizzato in ambito professionale e personale da marzo 2020.

Indubbio che tante persone abbiano dovuto fare i conti con le difficoltà della comunicazione a distanza e ancora oggi in molti, nonostante abbiano avuto tempo per “allenarsi”, si trovano in difficoltà sia con quella da remoto che in presenza.

Ma ora è importante chiederci: si tratta di comunicazione o di interazione? All’apparenza i due termini potrebbero sembrare la stessa cosa ma se andiamo in profondità tutto assume una valenza diversa, più “umana”.

Quando due persone comunicano il focus è sui parametri tradizionali della comunicazione: verbale, para-verbale e non verbale (e ti prego, lascia perdere le percentuali che ancora girano, anche in qualche corso, purtroppo).

Quando due persone interagiscono, invece, il focus si allarga, perché oltre ai tre parametri della comunicazione si fa riferimento all’interazione che avviene tra i soggetti coinvolti, considerando le variabili che influenzano o interferiscono con il messaggio e l’impatto che ogni scambio ha sul comportamento dell’altro.

Per rendertela più semplice: l’interazione, rispetto alla comunicazione, si basa sulla piena consapevolezza di ciò che accade mentre due persone comunicano e di ciò che influenza quell’accadimento. In sostanza, ci rende più responsabili dei nostri messaggi.

Un esempio concreto; se comunichi con una persona a distanza, tramite quella “call” ormai famosa, e fai attenzione a ciò che ascolti (già qui ci sarebbe da aprire un nuovo capitolo) e a quello che dici, stai solo scambiando un messaggio.

Se, invece, interagisci e tra te e l’altra persona c’è uno schermo che vi separa, un vetro che richiama alla mente concetti di fragilità e di freddezza (per citarne un paio) questo, in qualche modo, influenza il vostro stato emotivo senza che nemmeno ve ne accorgiate.

Quindi, la domanda “comunicare o interagire?” è tutt’altro che scontata.

Puoi anche sostenere che per te sono la stessa cosa, che quando parli di comunicazione in realtà stai pensando esattamente al concetto di interazione che ti ho appena spiegato, purché tu sia consapevole dell’enorme differenza tra i due assiomi,

Ora, se pensi che per comunicare (interagire) meglio ti servano strumenti, tecniche e astuzie linguistiche, sei fuori strada. Perché come una volta disse Richard Bandler, cofondatore della PNL, “Non sono le tecniche a cambiare le persone ma sono le persone a cambiare le persone”.

Allora chiediti: voglio comunicare o voglio interagire? E quando ti sei dato la risposta allora puoi dirti pronto.

A fare che cosa? A cambiare approccio perché ciò che ti farà interagire meglio non saranno tanto le tecniche apprese ma la persona che hai deciso di essere.

A tal proposito ti consiglio di rileggere alcuni degli articoli che ho scritto in precedenza sulla comunicazione, sulle relazioni e sull’intelligenza emotiva.

Lì trovi tutto (o quasi) quello che ti serve. E se non lo trovi lì, allora chiedi qui.

Buona lettura.