La stragrande maggioranza della nostra esperienza giornaliera ha a che fare con il funzionamento del lavoro di squadra.
Che sia un prodotto disponibile sullo scaffale del supermercato, un articolo all’interno di un negozio online o che si tratti di un servizio all’interno dell’azienda in cui tu lavori, dietro a tutto questo c’è l’operato di un lavoro di squadra.
A questo punto possiamo dire che in pratica anche quando si lavora individualmente abbiamo sempre a che fare con il lavoro di un team. Magari non il nostro, ma una squadra si è messa all’opera per fare in modo che ciò che sta accadendo sia possibile.
Prima di dirti quali sono i 32.000 + 5.643 motivi per lavorare in squadra è importante chiarire il concetto di team.
Se puoi individuare con chiarezza le funzioni/attività che sto per elencare qui di seguito allora sei davanti a un lavoro di squadra, in caso contrario invece ti stai rivolgendo a un gruppo di persone.
- C’è uno scopo comune e condiviso.
- I membri del team si scambiano feedback costantemente per migliorare la produttività.
- La squadra è composta da almeno due persone.
- Il team è duraturo, salvo qualche movimento in entrata/uscita di alcuni dei suoi membri.
- Ognuno si sente vicendevolmente responsabile del risultato della squadra e ha a cuore il rendere conto agli altri del proprio operato.
- Il potere del leader è prevalentemente legato alla sua influenza/autorevolezza e non alla sua autorità.
- La squadra si cura dello stato emotivo delle persone che la compongono.
Quest’ultimo punto (7) è strettamente collegato all’Intelligenza Emotiva (IE) e a tal proposito ti invito a leggere i precedenti articoli pubblicati a riguardo.
Infatti la IE è utile al lavoro sotto molti aspetti: motivazione, risoluzione dei conflitti, senso di appartenenza, flessibilità, apertura mentale, etc…
Una ricerca iniziata nel 2001 da Lyle Spencer ha evidenziato come la presenza di persone emotivamente intelligenti porti a un miglioramento dei risultati fino al 30%!
Capito? 30% di risultati in più considerando il solo aspetto della IE. E pensare che qualche imprenditore mi chiede ancora “ma cosa serve questa cosa in azienda?!”
Serve, eccome se serve. Perché se si smette di fare leva sul talento del singolo e si comincia a considerare il team o i team che compongono l’azienda come il vero mattone che la costituisce, allora tutto assume un significato più ampio.
32.000 punti segnati. 5.643 assist. Con questi numeri M. Jordan, ex giocatore di basket dei Chicago Bulls ci dimostra come un campione non solo abbia imparato a passare la palla (gioco di squadra) ma anche come la squadra abbia imparato a valorizzare il suo talento (circa 32.000 segnati in carriera). Solo in questo modo il team può crescere e raggiungere risultati sostenibili.
Quindi, per riassumere, la prossima volta che metterai un prodotto nel tuo carello, fisico o virtuale, pensa che tutto ciò è stato reso possibile perché dietro c’è una squadra che ha lavorato in modo efficiente.
Nelle prossime pubblicazioni ti darò ancora qualche elemento in più su quelli che vengono definiti team emotivamente intelligenti e su come anche tu puoi applicare questi principi al tuo lavoro quotidiano.
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