Il viaggio dell'eroe

Leggilo tutto, perché una volta arrivato in fondo ti sentirai come quando Clark Kent si toglie gli occhiali e indossa il mantello.

Quasi tutti noi, uomini e donne, grandi e piccoli, possiamo fare un viaggio simile a quello che ti sto per raccontare. Perché il vero eroe, spesso, non sa di esserlo.

In questo interessante libro si dice che vi siano delle forze presenti dalla notte dei tempi che accompagnano la vita degli uomini.

Forze che passano i secoli e giungono fino a noi, fino a te, immutate.

Forze che vengono in tuo aiuto e trovi dentro di te nei momenti più difficili.

Forze che accompagnano il viaggio dell’eroe e che potresti avere anche tu, adesso.

La vita va così: capita di dover affrontare un problema, personale, familiare, professionale quasi ogni giorno, giusto? E spesso succede che prima di rispondere (alla chiamata: ecco la prima tappa del viaggio) si tende a procrastinare, quindi a rinviare di un po’ la decisione (il rifiuto, tappa numero 2) e andare verso ciò cui si è chiamati. E’ successo anche a te? Immagino di sì.

Dicevo, ecco che rifiuti di fare qualcosa di diverso, e rimani nella tua comfort zone, l’area rappresentata dalla tua mappa del mondo. Eppure… Eppure qualcosa nella pancia ti dice che devi rispondere e, anche se con qualche perplessità, lo fai (tappa numero 3).

Rispondendo alla “chiamata” abbandoni il territorio conosciuto, un po’ come Peter Parker quando indossa la maschera dell’Uomo Ragno per la prima volta, o Bell che va al castello della Bestia o ancora Aladin che entra nella grotta. Ora, non si può tornare indietro…

E adesso che si fa? Domanda che sicuramente ti sarai posto trovandoti in una situazione “nuova”.

Qualsiasi cosa tu decida di fare, metti in conto di cadere, almeno una volta (tappa numero 4), perché in questo viaggio, cambiando qualcosa nella tua vita, ti capiterà di affrontare degli ostacoli. E conosci un Eroe che non le ha mai prese o che non sia mai caduto? Ti rinfresco la memoria: Tom Cruise in Top Gun, Spider Man contro Goblin, Rocky contro Mister T, Alì contro Frezier… Shrek contro la Fata Madrina (questa non te l’aspettavi, vero?)

Quindi, cadi, le prendi, le cose non vanno per il verso giusto, e per un attimo pensi di aver sbagliato tutto, che forse era meglio… Ma proprio in questi momenti incontri una persona, qualcuno che ti dona forza, che ti dice come fare, qualcuno che crede in te e riacquisti coraggio, forza, energia per proseguire e ti illumina.

Lo hai fatto? Dai sforzati e pensaci bene, perché sei già alla posizione numero 5 del viaggio. Qualche esempio per rendere più chiaro il concetto e afferrare la sensazione? Apollo Creed che allena Rocky dopo la scomparsa di Micky oppure ciò che sono Hermione e Ron per Harry Potter, giusto per citarne un paio.

Luca, e se non incontro quella persona? Beh puoi sempre chiamare un Coach con la C maiuscola! Come si dice: “quando l’allievo è pronto, il maestro arriva”.

Dai, andiamo avanti, la cosa si fa interessante. Sì, perché con il contributo del tuo mentore (o Coach) scopri di avere qualità che nemmeno immaginavi, nuove risorse da cui attingere. Ti rendi conto di essere molto più “forte” di quel che avevi pensato fino ad ora. Ed eccoti, sicuro di te, capace di scegliere e tener fede nel migliore modo alla chiamata a cui hai accettato di rispondere, in grado di risolvere quel problema e raggiungere il tuo obiettivo. Ed è questa la penultima tappa del viaggio, la numero 6.

Grazie a quanto hai imparato nel tuo cammino, anche attraverso le sconfitte e le battute d’arresto, smetti di usare solo la razionalità (tecnica) in quel che fai. Connetti mente e cuore, ti trasformi e… vinci.

Con la tua “vittoria” diventi più consapevole del tuo valore. Sei una persona nuova, torni a casa e rendi partecipi gli altri di questo grandioso dono. Sì, è proprio in questa maniera che il viaggio termina: con la condivisione.

Ok, hai ragione, non ti ho fatto gli esempi dei film e dei cartoni, e li vuoi… Eccoti accontentato: Jack Frost che vince contro Pitch Black, Rocky che batte Mister T.

Ne volevi di più? Cosa dire, ora allenati tu a scovare questo viaggio nei libri che leggi, nei film che guardi e nelle storie che ascolti. E’ un esercizio molto utile. Fallo e poi mi racconti com’è andata. Difficile? Beh, continuare a ripetertelo non ti renderà più semplice il tuo compito.

Ma la cosa più straordinaria è che tu abbia vinto una paura, affrontato una sfida, o superato un dolore, se hai percorso queste tappe puoi sentirti proprio come quando Clark Kent si toglie gli occhiali e indossa il mantello.

Perché un viaggio come questo, tardi o presto, lo farai anche tu.

Te lo avevo detto: il vero Eroe, spesso non sa di esserlo. E forse ora sta leggendo questo articolo…