"A" come Ambiente

Cosa vuol dire un titolo così? “A” come ambiente?

Pensa all’ABC che hai imparato per poter leggere e scrivere. Oggi non ci fai più caso ma… Ma a volte ti capita di entrare in un posto e sentirti subito a tuo agio. Altre volte invece ti verrebbe da scappare via tre secondi dopo averci messo piede. Com’è possibile? Eppure queste sono sensazioni che proviamo di continuo, e spesso sono gli stessi ambienti – i luoghi – in cui passiamo la maggior parte del tempo ad intervenire sul nostro umore, nel bene e nel male.

Infatti il posto in cui lavori, il tuo ufficio, la tua casa o le persone che frequenti hanno un’influenza enorme sul tuo stato d’animo. Pensa un attimo: quante volte ti è capitato di avere una variazione d’umore entrando in un posto o incontrando una persona?

L’ambiente è la prima variabile da tenere in considerazione quando si tratta di voler “stare bene”. E mi sono accorto che è anche l’aspetto che viene trascurato più di altri.

Per estendere il concetto e avere una visione più ampia considera che l’ambiente è il contesto in cui interagiamo e manifestiamo i nostri comportamenti. In sostanza è ciò che sta fuori di noi e da cui riceviamo stimoli esterni che influenzano le nostre risposte e il nostro stato emotivo. Un ambiente quindi, può creare limiti oppure opportunità.

Come?

Metti che domani mattina devi andare al lavoro. Ti alzi dopo il suono della sveglia – o prima, come nel mio caso – attivi le funzioni della quotidianità e inizi con le abitudini (mi piace poco) o con i rituali (mi piace molto), fai colazione, passi al bagno per una sistemata e ti metti il vestito buono, quello che ti fa stare davvero bene. Ti guardi allo specchio e poi in auto per andare a lavorare. Arrivi a destinazione e magari senti quel rumore di sottofondo, l’odore delle scrivanie e delle tende, i colori dei mobili. Che succede? Inizi a provare un senso di fastidio o di piacere. Perché? Semplicemente perché anche tu come tutti gli esseri umani del pianeta vivi usando i sensi e immergerti in un ambiente che viola o meno alcuni dei tuoi gusti ti fa stare male o bene.

Pensa ai migliori hotel del mondo oppure a uno degli alberghi in cui ha soggiornato e ti sei sentito davvero al top. Cosa hanno in comune? Che ti cambiano l’ambiente circostante. A volte sorgono proprio in un posto dove lì fuori non è esattamente il massimo, ma nel momento in cui entri parte un nuovo film: un buon profumo appena percettibile, una musica rilassante di sottofondo, l’arredamento curato nei minimi dettagli, persone che sorridono… Nulla è lasciato al caso. E cosa succede? Passi da uno stato negativo a uno stato positivo senza capire nemmeno cos’è successo. O meglio, sai cos’è successo ma non ne sei consapevole.

Diciamolo: è una grande astuzia quella di agire sulla variabile basica dei nostri livelli logici, cioè il primo livello che struttura la nostra esperienza umana. In effetti dà grandi risultati, lo avevi mai considerato? Sì, l’ambiente in cui viviamo ha una forte influenza sullo stato in cui ci sentiamo.

Ancora un attimo, c’è dell’altro. Torniamo all’hotel, quello fichissimo che hai in mente. Sono sicuro che al solo pensarci rivivi i suoni, gli odori o le immagini di quella esperienza e… Sul tuo viso è apparso un sorriso. Magari ti brillano gli occhi e il tuo umore è cambiato. Corretto? Ok. Ora però sei in ufficio o in salotto…

Mi dispiace riportarti sul lavoro o casa: vedrai, ti è utile ai fini di ciò che hai iniziato a fare leggendo questo articolo. I mobili non ti piacciono, oppure il colore delle pareti, o le tende. Forse è l’odore del detersivo usato o il profumo dello spazio in cui ti trovi. O ancora sono i suoni, la musica che ascolti a crearti una predisposizione per la negatività.

Ci avevi pensato? Probabilmente sì. E hai cambiato qualcosa di quell’ambiente? Probabilmente no. Hai continuato a tenerlo così com’era, “performando” al di sotto delle tue potenzialità.

Adesso, immagina di lavorare o di vivere in un posto che ti piace. Ci sono tutti quei dettagli che ti rendono felice. Come ti senti?

Già, proprio così, non ho dubbi.

Eppure, a volte, l’ambiente che ti fa stare male è la stessa casa in cui vivi o l’ufficio in cui passi la maggior parte del tuo tempo.

Capisco che cambiare casa o cambiare ufficio può risultare complicato ma potrebbe bastarti modificare alcuni elementi presenti intorno a te per caricarti di energia positiva.

Per cui quando incontri qualcuno che a lavoro è proprio uno str… e fuori, magari nel suo bar preferito è un gran simpaticone, evita di appiccicare etichette e lanciare giudizi gratuiti: è possibile che il suo comportamento sia legato allo stato emotivo in cui si sente in quel dato ambiente.

Già, “A” come ambiente, come la prima lettera dell’alfabeto che impari. Sono sicuro che da oggi in poi farai più caso a questo aspetto, perché le cose che vedi, senti, annusi, tocchi, hanno davvero un grande potere su di te. Ricordalo. La prima cosa da verificare quando sei infelice è propria questa. Non trascurarla. E se serve, cambia qualcosa. Potrebbe bastare il colore di una parete a rendere la tua giornata migliore.