Fin da bambino ti hanno insegnato che esistono due tipi di emozioni, quelle buone e quelle cattive. In alcuni casi ti hanno detto che certe emozioni sono “giuste”, mentre altre sono “sbagliate”. La questione è che fino a qualche anno fa pochissime persone avevano posto la stessa attenzione che invece oggi viene dedicata a questo aspetto della vita di una persona. In sostanza, fino a primi anni novanta non si era capito quanto un’emozione possa influenzare la tua vita.
“Non piangere per questa sciocchezza.”
“Non avere paura delle streghe.”
“Non arrabbiarti per niente.”
Sono soltanto tre esempi di frasi che qualcuno ti ha rivolto almeno una volta da bambino – ti assicuro più di una volta, soprattutto nei primi anni di età –e in queste parole è nascosta tutta l’incapacità di una persona di gestire le emozioni.
Pensaci un attimo. Se non puoi essere triste (esempio n.1), se non puoi avere paura di qualcosa che di notte ti fa urlare (esempio n.2), se non puoi arrabbiarti per qualcosa che ti fa saltare i nervi (esempio n.3), quale emozione è giusto che tu provi?
È proprio questo il dubbio n.1 di chi si fa prendere dalla rabbia o va in ansia.
Te lo dico subito: ciò che provi è lecito, e nessuno può dirti cosa provare o meno. In caso è la manifestazione eccessiva – o la quasi completa assenza – del tuo sentimento che va corretta.
Prendi queste emozioni di base:
- Gioia
- Tristezza
- Rabbia
- Paura
- Disgusto/rifiuto
Solo una di queste viene definita positiva. Ed è un errore. Ogni genitore vuole un bambino OK e quindi non gli permette di imparare a prendere confidenza con i propri stato d’animo, perché lui stesso – soprattutto in passato – spesso non lo sa fare. È molto più facile gestire un bambino felice piuttosto che un bambino triste, o arrabbiato, o che rifiuta di mangiare quella minestra verde di broccoli…
Risultato? Vai bene se sei felice, ma se per caso ti arrabbi, se diventi triste, se hai paura di qualcosa che non esiste allora no! Calma, calma. Facciamo chiarezza. Tutte le emozioni sono UTILI ma il saperle riconoscere nel momento stesso in cui nascono è tra le cose più complicate. Di solito te ne rendi conto tardi. Infatti solo il 36% della popolazione mondiale lo sa fare. Gran brutta notizia, eh? La cosa bella, però, è che ognuno può allenarsi a farlo. Ed è il primo passo per poter gestire nel migliore dei modi ciò che provi. E sottolineo gestire perché è molto diverso dal solo controllare o addirittura dal reprimere, come qualcuno fa.
Gestire significa guidare, condurre, indirizzare l’emozione nel modo dovuto per ottenere un comportamento funzionale al risultato che vuoi raggiungere.
Da questa prospettiva, ad esempio, la rabbia ti può essere utile per capire verso cosa o verso chi è diretta e quindi di iniziare a lavorare nella direzione giusta e superare gli ostacoli che incontri in quella situazione. O riconoscere la propria ansia, sentimento che si trova nella scala della “paura” ti dà invece la possibilità di evitare di bloccarti inutilmente e vedere le cose in modo più chiaro.
In base alle ricerche svolte in materia di intelligenza emotiva e alla mia esperienza sul campo il dubbio n.1 di chi si fa prendere da un’emozione continua ad essere “se è giusto o meno provare un certo sentimento nei confronti di qualcuno o qualcosa”.
Non è solo giusto, è anche il primo passo per poter gestire quell’emozione e sviluppare la tua intelligenza emotiva.
Da dove partire per farlo? Smetti di considerare buone o cattive le emozioni che provi. Nella prima fase limitati a riconoscerle, a prenderne coscienza, a dar loro il nome corretto.
Qualsiasi sia il tuo approccio nel gestire le emozioni, ti consiglio di continuare a prepararti perché è come andare in palestra: finché ti alleni il corpo risponde bene, ma quando smetti perdi di tonicità. Se per un qualche motivo non ti sei ancora iscritto in “palestra” o hai lasciato che l’abbonamento scadesse – e si sa quanto impegnativa sia la ripresa – sei ancora in tempo, tranquillo.
Quindi ecco i tre passi da fare per coltivare la tua intelligenza emotiva:
- Leggi il libro “intelligenza emotiva “ di D. Goleman (compralo qui)
- Smetti di classificare come buone o cattive le emozioni che vivi
- Partecipa al corso “Il segreto dell’intelligenza emotiva”
Ogni scelta che fai, anche quando ti sembra razionale, è frutto di quel che hai provato, di ciò che stai provando o di come ti sentirai dopo. Anche seguire i miei tre consigli.
Cosa fare adesso?
Riconosci le emozioni.
Impara a gestirle al meglio.
Migliora la tua vita.