L'autostima non si discute. L'autostima si fa.

Leggi anche: L’autostima non si discute. L’autostima si fa. – Parte 2 –

Lavorare sulla propria autostima significa apportare qualche cambiamento alla propria vita.

Questo lo hai capito attraverso la lettura della prime due parti di questa trilogia chiamata “L’autostima non si discute. L’autostima si fa.”

Ma se quel cambiamento non è rapido, di solito, ci si arrende. Questo è un meccanismo la cui origine risiede nelle abitudini.

Come funzionano?

Te lo spiego con un esempio di facile intuizione: il semaforo.

Sei fermo con la tua auto e scatta il verde (segnale). L’azione che ne consegue è pigiare il pedale dall’acceleratore (azione) e la tua auto si muove verso la destinazione del tuo viaggio (beneficio).

Avrai notato, in questo esempio, che dallo stimolo si passa all’azione, senza attivare il pensiero. Ed è proprio questo che fanno le abitudini: non ti fanno pensare, buone o cattive che siano.

 

Allora il suggerimento che voglio darti è creare una brevissima pausa per invertire il meccanismo e applicare lo schema:

STIMOLO ➡ EMOZIONE ⬅ PENSIERO ➡ AZIONE = NUOVA ABITUDINE

 

Come farlo? Conta fino a tre prima di agire.

Questo non eliminerà immediatamente l’abitudine, ma inizierà a creare la fase del pensiero.

Solo con la pratica potrai modificare il processo automatico: stimolo ➡ azione.

 

Si tratta di cambiare piccole abitudini seguendo questo approccio:

CAMBIAMENTO = ALLENAMENTO + PRATICA + MOTIVAZIONE – QUADRI CONCETTUALI VECCHI

 

Se fino a qui hai trovato utile quanto suggerito, quanto stai per leggere avrà ancora più valore per te.

Il cambiamento può focalizzarsi sull’azione, quindi sul “cosa fare”. Ma è molto più forte se parti dall’identità, cioè dal chi vuoi essere.

In questo caso il processo diventa:

Identità (chi voglio essere) ➡ Performance (azioni/allenamento) ➡ Risultato (Obiettivo da raggiungere).

Se vedi un amico che ha perso 15kg (risultato: obiettivo -15Kg) non è cosa ha fatto per perderli (performance) che dovresti chiedergli, ma che tipo di persona ha voluto essere per riuscire a raggiungere quel traguardo (identità).

 

Allora ecco che se lo ascolti, se comprendi il suo modo di pensare, di comportarsi davanti agli ostacoli, o ancora, come organizza la sua giornata, che valori ha, cosa sogna, allora hai accesso a più risorse per attivare il cambiamento che desideri.

In questo modo il tutto si racchiude in questa utilissima domanda: “Che tipo di persona devo diventare per arrivare là dove desidero?”

Dai il tuo meglio.