Tutto quello che devi sapere sulla Dopamina

La nostra epoca ci offre molte occasioni di gratificazione istantanea attraverso la tecnologia. Vuoi vedere un film? Ti basta un click e lo guardi comodamente sul divano di casa tua. Hai visto un paio di scarpe che ti piacciono? Domani arrivano sotto casa con il corriere espresso. Vuoi parlare con l’amica che non vedi da tempo? Una video-chiamata e la trovi di fronte.

Senza menzionare libri, prodotti per il beauty, strumenti tecnologici e tutto il resto.

Ma c’è dell’altro: sai che una mail, un messaggio Whatsapp o un video potrebbero contenere qualcosa che ti mette di buon umore,  e tu che fai? Arriva la notifica e controlli subito. O, peggio, senza rendertene conto le vai a cercare continuamente – conoscono persone che si perdono per ore tra video, gif e quelle cose lì –. È come se il tuo cervello fosse collegato attraverso un cavo di dopamina al tuo smartphone.

Sì, l’ho nominata, e allora ecco tutto quello che devi sapere su questo neurotrasmettitore.

Grazie alle neuroscienze si sa che questa sostanza si attiva nell’attesa di ricevere una gratificazione (di qualsiasi tipo) e si disattiva appena la riceve, per cui è chiaro che la dopamina è collegata all’azione, non alla felicità di ottenere ciò che “desideri”. È, quindi, un vero e proprio istinto di sopravvivenza, legato alla promessa di ricompensa, non alla felicità.

Per un attimo pensa all’uomo delle caverne e alle poche cose che possedeva milioni di anni fa. Come pensi potesse assicurarsi di mangiare di nuovo se non aveva voglia di uscire dalla grotta e cacciare? Dopamina.

Ora immagina di essere un ragazzo/a in cerca della propria metà. Come fai a cercare di sedurla/o per giorni nell’attesa di ottenere il suo numero di telefono o il contatto Instagram? Dopamina.

È grazie ad essa se non ci siamo estinti. Perché alla sopravvivenza non interessa la felicità ma ne usa il meccanismo per farci cacciare, corteggiare, lavorare, etc…

Quando si innesca questo processo diventi più sensibile a ogni tipo di tentazione, soprattutto perché reagisce agli stimoli di novità e varietà. E, come ho detto prima, di stimoli così ne trovi una valanga con la tecnologia.

Sei seduto con il tuo telefono in mano, cerchi una notizia, si apre una pubblicità e subito inizi a desiderare quel che hai appena visto. Sai che quando l’avrai comprato molto probabilmente la sensazione di felicità (ricompensa) che stai provando svanirà, perché insieme al sistema di gratificazione innescato dalla dopamina se ne attiva un altro: lo stress. Conseguenza? Vuoi ancora di più quelle cose, e ne fai una questione di vita o di morte, cioè di “sopravvivenza”.

Ti è utile sapere che è il tuo cervello che funziona così. Se non bloccherà completamente quella strategia messa in atto da milioni di anni, ti permetterà almeno di far leva sulla tua forza di volontà ed evitare di comprare cagate che non vuoi, di vedere video inutili, di farti inondare da scariche di dopamina paragonabili a quelle delle anfetamine (i livelli di dopamina prodotta dai videogiochi sono gli stessi).

Capito? È solo questione di forza di volontà, perché quando riesci a liberarti da questo meccanismo di ricompensa scopri che, spesso, era proprio ciò che pensavi di desiderare tanto a causare la tua infelicità. Rifletti un attimo e poi ricorda a te stesso: ciò che sto cercando è solo “volere” qualcosa oppure ha a che fare con la vera felicità?

A te il compito di trovare la risposta. E come sempre, H2H, dai il tuo meglio.